Quale è la differenza tra un trasduttore e un sensore
I trasduttori CELMI vengono impiegati nell’ingegneria elettronica e nei dispositivi informatici. Il loro scopo è quello di convertire le quantità fisiche e l’energia dell’ambiente circostante in un segnale facilmente leggibile o elettrico. Sono utilizzati per rilevare e misurare varie grandezze fisiche nell’automazione e nella strumentazione.
Di seguito ti spieghiamo la differenza tra trasduttori e sensori industriali, prima però per essere precisi come i nostri strumenti di misurazione vediamo un piccolo chiarimento.
Trasduttori o sensori? Ti sveliamo un segreto da professionisti
Esiste una differenza tra trasduttori e sensori, ma in ambito lavorativo industriale –in particolar modo nel settore delle misurazioni di precisione– questi due termini vengono (erroneamente) usati per indicare lo stesso prodotto, ovvero i trasduttori come quelli che trovi tra le nostre proposte.
Noi, però, ci teniamo a essere accurati in tutto quel che riguarda il nostro lavoro, per cui vediamo cos’è un sensore e cos’è un trasduttore.
Che cos’è un sensore?
Un sensore è un dispositivo fisico che rileva o percepisce i cambiamenti di qualsiasi quantità fisica o di energia. Reagisce agli stimoli dell’ambiente circostante e fornisce un segnale non elettrico. Un sensore può rilevare vari tipi di quantità elettriche come calore, luce, pressione, umidità, movimento, ecc.
Il segnale di uscita di un sensore non è necessariamente in una forma leggibile, ma viene elaborato ulteriormente: per esempio per amplificare, attenuare o convertire utilizzando un circuito elettronico in un segnale leggibile.
Un esempio pratico che riscontriamo nella nostra quotidianità e che può aiutarci a comprendere il concetto di “sensore” è il termometro a mercurio: Il mercurio è un metallo liquido che si espande con l’aumento della temperatura. Tuttavia, non è leggibile se non collocato all’interno di una scala specifica. Allo stesso modo, la resistenza di un termistore cambia con il variare della temperatura.
Caratteristiche principali del sensore
- Rileva i cambiamenti in qualsiasi quantità fisica
- Il sensore è un componente in sé e non dispone di un’unità di analisi del segnale
- La sua uscita può essere di natura elettrica
- Il suo segnale di uscita necessita di una scala o di un circuito di elaborazione per renderlo leggibile
Che cos’è un trasduttore
Un trasduttore è un dispositivo fisico che converte una forma di energia in un’altra. Il processo di conversione dell’energia è chiamato trasduzione.
Un trasduttore è composto da due parti; un sensore e un condizionatore di segnale. Il sensore rileva il cambiamento nell’ambiente fisico e genera un segnale non elettrico. L’unità di condizionamento del segnale converte il segnale in forma elettrica e lo amplifica, attenua o elabora in un segnale elettrico leggibile.
Un esempio di trasduttore è un trasduttore di pressione che converte la pressione applicata o la sollecitazione in un segnale elettrico. È formato da due piastre di carica opposta, una fissa e l’altra mobile. Quando viene applicata della pressione sulla piastra mobile, la capacità ricettiva varia e di conseguenza la tensione applicata. La pressione viene convertita in un segnale elettrico.
Riassumiamo le caratteristiche del trasduttore:
- converte una forma di energia in un’altra
- è composto da un sensore e un condizionatore di segnale
- può convertire energia non elettrica in energia elettrica e viceversa
- l’output può essere interfacciato direttamente con un altro sistema
- un trasduttore ha un circuito di emissione di segnale complesso
Hai ancora dubbi sulla differenza tra sensore e trasduttore?
In questa tabella abbiamo messo a confronto tutte le caratteristiche per fare chiarezza e capire meglio la differenza tra trasduttori e sensori:
Sensore | Trasduttore |
Un sensore è un dispositivo che rileva un cambiamento in un ambiente fisico | Un trasduttore è un dispositivo che converte una forma di energia in un’altra. |
Un sensore non è necessariamente un trasduttore | Ogni trasduttore include un sensore come componente |
Un sensore è in sé un componente | Il trasduttore è composto da un sensore e da un circuito di emissione del segnale |
Il sensore converte quantità fisiche o energia in segnali non elettrici | Un trasduttore converte la quantità fisica o l’energia in un segnale elettrico |
Un sensore richiede un circuito aggiuntivo per elaborare il suo segnale di uscita in una forma leggibile | Un trasduttore non richiede alcun circuito di elaborazione. La sua uscita è direttamente interfacciata con un dispositivo o display |
L’uscita di un sensore è di natura analogica | Un trasduttore può generare un’uscita analogica e digitale |
L’uscita di un sensore non può essere applicata direttamente a nessun altro sistema | L’uscita di un trasduttore può essere collegata direttamente a un altro sistema |
Un sensore non richiede alimentazione esterna per funzionare | Un trasduttore passivo richiede una fonte di alimentazione esterna per funzionare |
Un sensore non può essere bidirezionale, ossia converte solo quantità fisiche in forma leggibile | Un trasduttore è bidirezionale. Può anche convertire il segnale elettrico in quantità fisiche chiamato trasduttore inverso |
Un sensore è un dispositivo semplice | Un trasduttore ha un complesso circuito elettrico utilizzato per la conversione dell’energia |
Esempi di sensori sono termometro, sensore di pressione, sensore a ultrasuoni, sensore di luce, ecc. | Esempi di trasduttori sono i trasduttori di pressione, termistore, potenziometro, trasduttore piezoelettrico, trasduttore ad effetto Hall, ecc. |
Fonte: https://www.electricaltechnology.org/2021/12/difference-between-sensor-transducer.html
Ora che la differenza trasduttori e sensori è chiara, guarda le nostre proposte e ricorda: anche se in gergo tecnico li chiamiamo sensori sono dei veri e propri trasduttori.
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